La partenza è da Shimshal che raggiungiamo percorrendo la strada del Karakorum ( KKH ), la strada asfaltata internazionale più alta del mondo, che collega Cina e Pakistan, e un tratto dell’antica via della seta, immersi in uno dei più affascinanti paesaggi del nord del Pakistan, viaggiando verso nord lungo fiumi e terrazzamenti coltivati, fino all’incrocio dell’Himalaya con le catene montuose del Karakorum.
Dal villaggio, attraversando un ponte sospeso sul fiume, entriamo in un’enorme gola e camminiamo fino al passo di Shimshal dove, durante i mesi estivi, greggi di yak, pecore e capre pascolano a 4.735 m di altitudine.
Scendiamo fino a una zona di pascoli erbosi, ricca di acque, verso la valle del Braldu dove l’attraversamento del fiume, impettuoso e ricco di acque, si rivela particolarmente arduo.
Fortunatamente creano per me una sorta di seggiovia di fortuna che mi permette l’attraversamento.
Attraverso il Lupke La 5.100 m raggiungiamo lo Snow Lake, circondato da maestose e stupende cime sopra i 7.000 metri. E’ un immenso bacino di ghiaccio, al centro del Karakorum, ad un’altitudine compresa tra 4.700 e 5.000 m, uno dei più grandi al mondo, escludendo le regioni polari.
Nonostante lo Snow Lake si presenti come un’enorme superficie di neve piatta e luminosa sotto il sole, racchiude diverse insidie, in quanto le tempeste di neve che infuriano attraverso l’altopiano coprono crepacci molto profondi.
Dallo Snow-Lake, attraverso l’ Hispar-La arriviamo alla valle dell’ Hispar e poi di lì raggiungiamo Hunza dove incontriamo, qualche giorno più tardi, alcuni componenti la comitiva che hanno scelto di attraversare il più impegnativo Khurdopin Pass (5.800 m).
(Libera traduzione dal diario di un compagno del viaggio)
“Nel 2007 ho partecipato ad una spedizione in una zona remota del Karakorum. Siamo partiti da Shimshal, scalando Mingli Sar e Walyoo Sar prima di seguire il ghiacciaio del Braldu e attraversare Lukpe La. Sulla strada per Snow Lake abbiamo fatto un’escursione sulla cima di Sim La e poi abbiamo attraversato il famigerato passo Khurdopin, dopo tanti anni di tentativi falliti. Quindi ci siamo arrampicati sulle ripide pareti del ghiacciaio Khurdopin e abbiamo raggiunto Shimshal. Ringrazio Qudrat Ali, Abdul Joshi, Bulbul Karim, Eid Mohammad e Laili Shah, esperti organizzatori e guide, che ci hanno permesso di portare a termine questa impresa con successo”.